La costruzione dell’enorme edificio rettangolare dello stallone venne iniziata intorno al 1570, probabilmente utilizzando un’idea vignolesca, e terminata completamente nel 1585, sotto la direzione di altri architetti quali Giovanni Antonio Garzoni o Jacopo del Duca.
L’imponente mole di questo palazzo ci fa capire il grande numero di persone e di mezzi che facevano parte della corte farnesiana. Tutto il piano terreno era adibito a stalla e poteva contenere quasi 120 cavalli. Il primo ed il secondo piano, divisi in quattro appartamenti con un corridoio centrale, erano destinati agli usi dei cocchieri, dei lettigai e degli addetti allo stallone. Una parte del primo piano era adibita a magazzino per il fieno, rimessa per le carrozze e per tutte le altre necessità delle scuderie stesse.
Il complesso comprende anche un vasto giardino con una elegante fontana in marmo policromo.
Nella seconda metà del XVII secolo, dopo il passaggio dei beni farnesiani alla Camera Apostolica, le scuderie furono utilizzate come granai e magazzini.
Ad iniziare dalla metà degli anni ‘20 del novecento, dopo aver subito profonde modifiche interne, l’edificio venne utilizzato per le colonie estive dei bambini, da ciò la consuetudine di chiamare le ex scuderie: “la Colonia”.
Dopo quel periodo l’edificio venne abbandonato con il conseguente degrado di tutta la struttura che ne avrebbe compromesso la stabilità.
Fortunatamente l’intervento di restauro iniziato nel 1978 ha permesso il totale riutilizzo delle ex scuderie che ora sono sede dell’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione.
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