La costruzione di questa Chiesa risulta terminata nel 1526, ma successivamente fu modificata ed ampliata dal card. Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III. Dopo la nuova consacrazione, avvenuta nel 1565, il luogo sacro venne affidato alla cura dei frati Francescani i quali fecero edificare un Convento (terminato nel 1582) che rimase attivo fino al 1870. Dopo essere passato allo Stato italiano venne utilizzato per vari scopi finché nel 1965 è stato abbattuto perchè ritenuto pericolante. A partire dal 1591 la Chiesa venne ristrutturata dall'architetto Girolamo Rainaldi, per volontà del Cardinale Odoardo Farnese, e decorata tra il 1610 ed il 1622 con ottimi dipinti della bottega di Giuseppe Bastiani. La chiesa è composta da una sola navata con otto cappelle laterali ricche di stucchi dorati e di dipinti, un coro situato dietro l'altare maggiore ed un'ampia sacrestia. La prima cappella, a destra dell’ingresso, è dedicata alla Madonna della Provvidenza ed vi si trova una tela raffigurante la Madonna con ai lati S. Silvestro papa e S. Bonaventura. Di seguito si trova la cappella dell'Immacolata Concezione rappresentata in un dipinto murale circondata da angeli. La terza cappella è dedicata alla Madonna della Pietà e nella tela carraccesca dell’altare è dipinta la deposizione di Gesù dalla croce degli inizi del XVII secolo. Ultima a destra è dedicata a S. Francesco ed alla Madonna di Loreto. Nel 1662 venne arricchita con un Crocifisso ligneo di pregevole fattura, opera del frate Vincenzo da Bassiano e da quel periodo fu intitolata “cappella del Crocifisso”. Venne fatta costruire dal bolognese Taddeo del Forno (detto Rodomonte), nano di Corte dei Farnese. La prima cappella, a sinistra dell’ingresso, è dedicata all’Indulgenza della Porziuncola con un quadro che rappresenta S. Francesco nel momento della preghiera a Gesù e alla Madonna. Si tratta di una opera eccellente di Annibale Carracci risalente alla fine del XVI secolo. Nella tela sull’altare della seconda cappella sono raffigurati i Francescani S. Chiara e S. Elisabetta insieme a S. Rosa da Viterbo, S. Sebastiano e S. Lorenzo. La successiva è dedicata a S. Antonio da Padova ed è decorata con una importante tela di Innocenzo Tacconi del 1609. La quarta cappella è dedicata alla Madonna del Rosario; vi è conservata un'artistica statua in legno della Vergine ed una tela raffigurante la Madonna e Gesù bambino attribuita a Carlo Maratta. La macchina dell'altare maggiore, in legno dorato, è di notevole pregio artistico. Al centro vi è collocato un affresco ovale raffigurante la Madonna della Consolazione che risale al XV secolo; in origine si trovava in una edicola di campagna ed era già venerato prima della costruzione della Chiesa stessa. Una antica tradizione locale gli attribuisce poteri miracolosi. Lo stupendo soffitto a lacunari, realizzato nel 1615, è decorato con dorature, dipinti e grandi statue in legno raffiguranti S. Egidio Patrono di Caprarola, S. Antonio, S. Francesco, l'Annunciazione, S. Bonaventura, la Potestà, S. Elisabetta, S. Luigi re di Francia, S. Chiara, la Sapienza, la Virtù, l'Onore, S. Ludovico, S. Giovanni Apostolo e S. Bernardino da Siena. Il pregevole portale d'ingresso in legno è racchiuso in una artistica cornice in pietra ove si legge la data dell'edificazione della Chiesa (1526); esso è artisticamente intagliato e vi si può leggere, oltre al nome dell'autore, la data di realizzazione (Gaspare Giannelli di Ferrara - 1564).
Chiunque fosse interessato a visitare la chiesa, può chiedere l' apertura alla pasticceria Dolci Tentazioni, situata di fronte all' ingresso.
...continua a leggere su www.Caprarola.Info